SONDRIO – E’stato presentato oggi a Sondrio dal Ministro Maurizio Martina il marchio identificativo del regime di qualità “Prodotto di montagna”. Lo comunica il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali.
Il logo, realizzato dal Mipaaf, è verde con una montagna stilizzata e potrà essere utilizzato sui prodotti previsti dal regime di qualità.
L’indicazione facoltativa di qualità “Prodotto di montagna”, infatti, è utilizzata per le materie prime che provengono essenzialmente da zone montane e nel caso degli alimenti trasformati, quando trasformazione, stagionatura e maturazione hanno luogo in montagna.
Secondo i dati forniti dalla Fondazione Montagne Italia, il valore dell’agricoltura montana in Italia è di 9,1 miliardi di euro, di cui 6,7 miliardi Appennini e 2,4 miliardi Alpi. Il numero di occupati nelle province alpine, tra il 2011 e il 2016, ha subito un incremento a doppia cifra: +10%.
“Il nostro obiettivo – ha dichiarato il Ministro Martina – è valorizzare meglio il lavoro dei produttori delle zone montane. Parliamo del 17% del totale delle imprese agricole italiane e di un terzo degli allevamenti. L’economia agricola della montagna è un pilastro fondamentale per la tenuta dei nostri territori, anche contro il dissesto idrogeologico”.
Con il regime di qualità e questo nuovo marchio, continua Martina, “i consumatori potranno riconoscere più facilmente dalle etichette le produzioni e supportare queste attività e il loro valore non solo economico, ma sociale e ambientale”.
“In questi anni – precisa il ministro – abbiamo messo in campo una serie di interventi utili per supportare le aziende agricole di montagna. Penso alla scelta di aumento dei fondi degli aiuti diretti europei passati da 2 a quasi 3 miliardi di euro complessivi fino al 2020. Penso all’aiuto accoppiato che ha destinato circa 30 milioni di euro all’anno agli allevatori delle aree montane e all’aiuto straordinario di 14 milioni di euro erogato come misura di contrasto alla crisi del prezzo del latte”.
“Penso anche al Testo unico delle foreste – conclude Martina – che dopo anni imposta una strategia di gestione e valorizzazione dei nostri boschi. Ora è cruciale dare continuità a questo lavoro, perché il futuro delle nostre montagne è il futuro di una parte importante della nostra identità”.
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